La battaglia dei robot alti 30 cm

In questa RC Robot Gachi Battle c’è di tutto: scatole trasformabili che camminano, rapido gioco di gambe,  samurai dal peso di un paio di chili al massimo e la più sublime esecuzione di un’ura nage da questo lato dei campionati mondiali di jūdō. La passione del Giappone per la robotica (mecha) incontra ancora una volta lo stile e l’estetica kawaii dei manga, creando dei guerrieri tascabili tanto efficienti quanto simpatici nella loro apparente goffagine. Benchè ciascuno di questi lottatori sappia eseguire un gesto o due al massimo, la tecnologia coinvolta appare piuttosto avanzata e solo raramente si ricorre all’arbitro in cravattino per risolvere la tenzone.

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Zucche degne dei vostri incubi più fantasiosi

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Volti mostruosi e creature deformi, vegetali gotici che sembrano quasi il risultato di un esperimento diabolico e maledetto, ma anche buffi personaggi dalle espressioni bizzarre ed incomprensibili. Che tali creazioni potessero esprimere un’arte grottesca era noto, ma qui si sfiora il ridicolo: chi dovesse imbattersi in queste zucche durante l’oscura notte di Samhain sarà meglio che rinunci alle tradizionali caramelle e faccia un rapido dietro-front… Non si sa mai!

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L’aereo di carta più grande del mondo

Questo singolare velivolo telecomandato è stato costruito dal gruppo di appassionati di modellismo creativo Hobbywars, titolari dell’omonimo canale su YouTube. L’aereo è lungo tre metri e mezzo ed è una perfetta riproduzione del più classico modello cartaceo su foglio A4, non fosse che per l’inclusione necessaria di un motore elettrico: anche le leggi della fisica vogliono la loro parte!

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Levi Van Veluw, l’artista olandese che trasforma la figura umana

L’installazione di Levi Van Veluw LOrigine dell’Inizio rappresenta una scena della sua infanzia. Cinque persone sedute ad un tavolo, completamente ricoperte di tasselli di legno scuro, interpretano lui, suo padre, sua madre, suo fratello e sua sorella. Lo scenario astratto e slegato dalla realtà suggerisce alienazione, mentre le tonalità scure e l’infinita ripetizione del motivo di fondo vogliono simboleggiare la sua incapacità di trovare un posto nella struttura familiare. Questo mosaico ligneo “vivente” si compone, tra scenario e figure umane, di oltre 30.000 fra blocchi, snodi e superfici di appoggio.

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