Arriva adhocParty e tutte le PSP vanno online

4101039898_2db3ba5db6

Con una mossa a sorpresa, il blog ufficiale della Sony per i prodotti della linea Playstation ha annunciato finalmente l’estensione ai paesi occidentali del servizio adhocParty, previsto entro Natale. Potrebbe trattarsi di un’operazione a sostegno dei nuovi sistemi PSP Go! pur avendo gia costituito da mesi una risorsa funzionale per tutta la base installata dei loro clienti più smaliziati, dotati di account giapponese. Si tratta di una infrastruttura server e del relativo software per console PlayStation 3, dall’interfaccia accattivante e di notevole semplicità d’uso, che permette di effettuare il tethering, o tunneling, dei sistemi portatili PSP. Questo al fine di ampliare notevolmente le potenzialità della maggior parte dei titoli multigiocatore già disponibili e certamente di molti di quelli futuri.  Clicca qui e scoprirai come.

Leggi tutto

BlazBlue vs. King of Fighters XII

blazblue_02

Il post-modernismo è un canone espressivo che sembrerebbe ancora ben lontano dai videogame di azione. In un ambito dominato dall’aspetto tecnologico e visuale, con giochi tesi massimamente ad utilizzare l’ultimo engine tridimensionale o le innovazioni più significative di gameplay ed interattività, difficilmente può trovare posto la reinterpretazione soggettiva di modelli ed idee. Sulla base di meccaniche immutabili ed apparentemente comuni, il picchiaduro bidimensionale è quanto di più vicino ad un filo conduttore ininterrotto possa trovarsi in questa sotto-classe di videogiochi,  spesso affiancato ma mai sostituito dalla sua naturale evoluzione in  3D. Quest’estate, tra luglio ed agosto, il mondo occidentale riceve finalmente l’adattamento di due giochi simili per gameplay e nel loro approccio tradizionalista: l’uno costituisce innovativa chiave di lettura di una serie decennale e largamente affermata, mentre l’altro  viene direttamente dagli autori di Guilty Gear, coloro che hanno saputo portare mostri, demoni e creature bizzarre dove prima trovavano posto unicamente guerrieri ed esperti di arti marziali.

Leggi tutto

Il ritorno di MechWarrior su PC e console

true510-mechwarrior-project-20090708042633747_640w

Attraverso il rilascio di un teaser trailer molto interessante, a metà tra un realistico sparatutto moderno e la battaglia finale di un film di fantascienza, lo studio canadese dei Piranha Games annuncia la fase avanzata di sviluppo per un gioco multi-formato ambientato nell’universo di Battletech. Si tratta nientemeno che del nuovo episodio della storica serie MechWarrior, che attraverso tre diversi publisher (Activision, Microprose, Microsoft) ha generato straordinario e meritato interesse per la relativamente esotica categoria dei robot giganti occidentali, e attraverso simulazione razionale e pioneristiche battaglie multi-giocatore ha segnato più di una generazione di PC gamers.  Prosegui nella lettura per visualizzare il video, e scoprire come il gioco  si proponga di ricrerare da zero la percezione videoludica di questo particolarissimo universo in guerra.

Leggi tutto

Gaming over IP: videogiochi su console invisibili

snap1

Pochi giorni fà David Perry, il game designer irlandese fondatore della Shiny Entertainment (Earthworm Jim, MDK, Messiah) ha rilasciato a sorpresa il video di presentazione al pubblico per la piattaforma GaiKai, la sua personale proposta nel nuovissimo campo del Gaming over IP.  Nell’ultimo anno una certa quantità di compagnie, nate apparentemente dal nulla, si sono proposte di fare fortuna cambiando radicalmente il concetto di distribuzione e vendita del media digitale interattivo. L’idea è semplice ma rivoluzionaria, almeno nel campo dei videogiochi: nell’epoca del Web 2.0 milioni di persone scaricano ogni giorno video da Internet, navigando sui principali social network e portali per video on demand. Questi contenuti possono venire visualizzati, ormai quasi istantaneamente, da una selezione vastissima di browser e dispositivi più o meno portatili. La teoria pioneristica  alla base di GaiKai e dei suoi simili, decisamente ottimista, si proporrebbe di sostituire le facility di streaming video sul lato server con datacenter, ovvero infrastrutture adeguate all’elaborazione delle immagini dei moderni videogiochi, offrendo al cliente la possibilità di giocare, dovunque si trovi, con la collezione completa dei titoli da lui acquistati. Su di un PC vecchio di anni, su un laptop a basso costo, persino sull’ultimo Netbook da poco più di 200 euro. Senza necessità di acquistare hardware dedicato.

  

Leggi tutto