In questo preciso istante nei giardini, nei parchi, vicino ai fiumi e ai laghi del Nord America c’è un triliardo di esseri alati pronti a rinascere dal sottosuolo, accompagnati dal suono di un frinire roboante. Come i grandi mammiferi carnivori che vanno in letargo, le magicicada hanno fatto della pazienza un’arma, dell’attesa uno strumento e del sonno uno stile di vita. Diciassette anni fa, sbucando dal legno di un albero come striscianti larve, sono cadute in terra e hanno scavato in profondità, preferendo l’assoluta solitudine agli affanni del mondo di superficie. Occasionalmente, seguendo i loro ritmi dilatati, hanno succhiato la linfa dalle radici degli alberi. Aspettando. Secondo Samuel Orr, documentarista dello stato dell’Indiana, manca poco, anzi pochissimo: entro la fine di luglio tutto intorno a Washington D.C, Philadelphia e New York si scatenerà, ancora una volta, uno degli sciami d’insetti più grandi noti all’uomo, il tripudio momentaneo di un intero popolo artropode che tenta di proiettare i suoi geni verso il futuro. Bisognerebbe fare qualcosa, documentare l’evento a beneficio dei posteri di noi bipedi dall’intelligenza, e la curiosità, particolarmente sviluppate; però, occorre sbrigarsi. Il progetto Kickstarter Return of the Cicadas, lanciato attraverso la compagnia di produzione Motionclicker, consiste nella realizzazione di un documentario della durata di un’ora su questa rara contingenza naturale, con lo scopo finale di arrivare a trasmetterlo sul network televisivo PBS. Come di consueto, in proporzione al contributo monetario offerto all’autore, i partecipanti potranno ricevere la versione digitale del video, piuttosto che su DVD o Blu-ray, eventualmente accompagnate da stampe o poster in alta definizione. Una volta emerse, le cicale periodiche restano in vita soltanto per poche settimane, assediate tutto intorno da famelici e voraci predatori. Sarebbe bello se stavolta, oltre a loro, trovassero gli obiettivi di qualche innocua videocamera.