È la vicenda drammatica di un/una ragazzo/a come gli altri che, cedendo alla tentazione del facile guadagno, finisce per indebitarsi giocando a poker con gente dalla natura poco raccomandabile. Gaglioffi talmente minacciosi da risultare quasi comici, un poderoso concentrato di manierismi mafiosi provenienti da ogni parte del mondo. Ora, il problema è che a quel punto il/la giovane si ritrova bloccato al terzo piano di un vero e proprio palazzetto degli orrori, temendo sinceramente per la propria vita. Molte delle cose che si vedono in questo video sono il frutto di un’abile montatura: l’atmosfera noir tra crimine organizzato, gioco d’azzardo e tornei di lotta clandestini. Sono falsi i galli da combattimento, gli spiedini di scarafaggi, il cuoco mangiafuoco e la prostituta furiosa dentro all’ascensore. Ma l’amicizia, quella si, non puoi inventartela da un giorno all’altro. Perdoneresti un comune conoscente che ti chiama nel profondo della notte? Gli presteresti 300 euro? Lo andresti a prendere in una bisca malfamata perché possa rivedere casa? Ok, si tratta in fondo di una semplice candid camera ma, volendo credere alla premessa, stiamo pur sempre assistendo alla più notevole delle prove di coraggio moderne.
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Il vero volto di Popo-chan, gufo trasformista
Tra gli animali resi famosi da Internet va sicuramente citato l’assiolo faccia bianca di nome Popo-chan. Piccolo rapace notturno di origini sudafricane, comparve nel 2010 sui teleschermi giapponesi in quello che sarebbe diventato uno dei video di YouTube più famosi e amati al mondo. Eternamente diffuso, tradotto in più lingue, lo spezzone ce lo mostra mentre reagisce in modo singolare a due diversi gradi di minacce simulate, schierate sul braccio in rapida successione, con scopo dimostrativo, dalla sua addestratrice: un barbagianni e un altro gufo, molto più grande. Dietro l’aspetto benevolo e inoffensivo, difficile dimenticarlo, Popo nascondeva infatti l’anima di un trasformista d’eccezione. E due versioni alternative di se stesso. Questa è la storia dello Ptilopsis leucotis, l’unico volatile in grado di cambiare aspetto. Con una versione normale (simpatica), un’altra arrabbiata (terribile) e la forma finale, un concentrato d’intento assassino e sguardo magnetico, in grado di gettare nello sconforto anche il più determinato dei predatori.
Come pulire casa con il pane
Neanche Thor, dio vichingo del tuono, potrebbe digerire questo pane in cassetta. Guardate il video: un distinto signore americano, grande cliente di una marca specializzata in cibi dietetici, s’impegna a dimostrare in pochi passaggi le incredibili qualità del pane indistruttibile. Il sentimento alla base del suo exploit, probabilmente, non è del tutto biasimevole. Provate voi a spendere ben 90 dollari per una grossa partita di un prodotto alimentare, già noto e apprezzato da tutta la famiglia, per vedervi consegnare a casa questa versione, teoricamente, migliorata… Lui, comunque, racconta la storia con una certa ironia: “Mia moglie era contenta, io ero contento. La busta diceva che avevano cambiato la ricetta e non vedevamo l’ora di provarlo”. Tostano una fetta, ci mettono il burro. “L’aspetto è buono”. Ma dopo il primo boccone, qualcosa non andava. Mastica, mastica, il pane non scendeva. Lei lo sputa, esclama “Sembra una spugna!“. In quel momento, ancora, non. Avevano. Idea. Passa una mezza giornata, poi creano un canale di YouTube. Tempo di fare qualche test! Finito il racconto, aperto il rubinetto della cucina, l’uomo trasforma il video nella versione surreale di un infomercial del tipico stile americano. Guardate come tiene l’acqua! Lo strizzi e torna nuovo! Il più efficace panno per lavare è proprio quello che non ti aspetteresti mai…
La cacciata dei serpenti dal tempio Shinto di Matsuyama
Setsubun è il nome di una festa giapponese che si tiene ogni 3 febbraio per celebrare l’arrivo della primavera. Si tratta di un’occasione particolarmente gradita ai bambini, che secondo l’usanza ricevono il compito di scacciare i buffi e innocui Oni (orchi) dalla propria casa, lanciando manciate di fagioli contro degli adulti mascherati. Ma nei luoghi più sacri del paese, in grado di suscitare l’interesse di ben altre creature, occorre schierare guerrieri più formidabili e addestrati. Nell’isola di Shikoku, regione caratteristica e rurale, ci sono cittadine sperdute in cui tutto è ancora possibile e gli eroi leggendari, da un momento all’altro, sono pronti a ritornare in vita. Questo singolare numero scenografico, opera del tempio di Izumo-Taisha presso Matsuyama, vede un entusiastico monaco vestire i panni di un antico dio, per affrontare la versione in forma ridotta del più terribile mostro giapponese: Yamata no Orochi, il gran serpente. Il video, che si accompagna ad una serie di variopinte fotografie, è opera di The Roving Ronin, blogger viaggiatore. La storia da cui nasce, frequentemente reinterpretata attraverso i secoli e nei moderni manga e videogames, merita un breve approfondimento.