A Londra, vicino Hyde Park, c’è una testa di cavallo alta 10 metri. La sua figura tranquilla ed imperturbabile sembra quasi sospesa nel tempo mentre si abbevera in una polla invisibile, ma non per questo appare statica nella sua essenza o in qualche misura priva di movimento: come fosse la perfetta rappresentazione di un’idea, questo scorcio del nobile quadrupede pare pronto a sollevarsi da un momento all’altro, ritrovare un corpo e scattare in velocità verso l’orizzonte, in cerca di un un eroe o un condottiero ancora privo di cavalcatura. Questa scultura di bronzo è opera di Nic Fiddian Green, artista originario dell’Hampshire e laureato a Wimbledon che ha sempre vissuto con i cavalli, scegliendo di renderli soggetto principale della sua arte dopo aver visto le celebri sculture del Partenone in mostra al British Museum. I suoi materiali preferiti sono il bronzo ed il piombo, che lavora con l’antica tecnica della cera persa nelle grandi fonderie della regione di Liverpool, mentre il suo modello preferito è ormai da anni l’amato corsiero George. Le sue opere più famose si trovano nelle campagne del Sussex, a Dublino ed anche in Italia, di fronte Castello di Reschio in Umbria. Le espressioni non monumentali della sua produzione scultorea vengono frequentemente richieste per importanti mostre a Londra, New York e Sydney.
Jacopo
Il primo video musicale in cui si devono “trovare le differenze”
Nel nuovo video del duo di comici e musicisti Rhett & Link l’intera famiglia Higginbottom ha qualche serio problema con gli incubi notturni. I due figli piccoli sono perseguitati da un mostro carnivoro a due teste, mentre loro fratello deve sopportare una versione decisamente dark della fatina dei denti, con tanto di aiutante; nel frattempo, al piano di sotto, il nonno sta per essere rapito dagli alieni e dei ladri irrompono nella stanza da letto principale. Ciascuna coppia di visitatori compie le sue bizzarre malefatte e canta con fare minaccioso indossando dei costumi che non stonerebbero in un film di Tim Burton. Ma non finisce qui: l’intera sequenza è mostrata due volte in parallelo e lo spettatore deve trovare le differenze, proprio come nel classico gioco della settimana enigmistica. Questa particolare iniziativa pubblicitaria, realizzata per il marchio americano Sleepbetter prevede un’app interattiva su Facebook, che all’inserimento delle risposte corrette permetterà di partecipare ad un concorso. Si tratta di un’idea originale ed innovativa, supportata da un impianto artistico di tutto rispetto.
Ecco il modo più difficile per aprire una lattina di Red Bull
Nel nuovo video virale ideato dai creativi di Red Bull (nominata proprio ieri migliore azienda nel campo del social marketing) c’è un problema. Qualcuno ha pensato che il modo migliore di rinfrescare il dolce tonico fosse di rinchiuderlo nel ghiaccio. Ecco allora una preziosa lattina, improvvisamente e casualmente agognata all’unisono dall’intero team di atleti stipendiati dal marchio ma chiusa in un gelido cilindretto trasparente, impervio nonostante il sole e che non vuole proprio saperne di squagliarsi. Cosa fare? Ma è ovvio: due piccozze a molla dovranno colpirne i lati all’unisono. Una volta attivate da una palla rotolante… ma che sia messa in moto da un girocottero-funivia, lanciato dalla campionessa della corsa ad ostacoli olimpica Lolo Jones, mi raccomando. E così via: in fondo Robbie Maddison ha portato la moto, Rhys Millen è venuto con l’auto da rally e Drew Bezanson ha con se la sua bicicletta. Anche loro dovranno pur fare qualcosa, no?
La grande rivolta del robot in scatola 2.0
É tornato in un vortice roteante di fuoco e scintille, ha una matrice di punti luminosi ed è più agguerrito che mai. Questo buffo ed inutile macchinario in grado di spegnersi da solo è il discendente di una vecchia conoscenza di Nico Nico Douga, il famoso sito di video sharing che si affianca in Giappone al più internazionale YouTube. Lo スイッチをONするとOFFするロボット (Robot che muove l’interruttore da ON ad OFF / Suitchio-ONsuru-to-OFFsuru-robotto) originariamente ospitato in una scatola di legno, vi combatteva con il suo creatore Kairoshi grazie a tecniche di montaggio video, cambiando a piacimento l’espressione disegnata con un semplice pennarello. Oggi, nell’epoca dei droni da combattimento e degli smartphone quasi senzienti la potenzialità di ribellarsi delle creature artificiali appare aumentata a dismisura, tanto da rendere necessario un upgrade digitale di questo grande classico del web – ma anche il suo predecessore vorrà dire la sua. La guerra per la posizione dell’interrutore è appena iniziata, chissà cosa ci riserva il futuro…