Chiunque abbia lavorato in un contesto aziendale sa quanto possa diventare lunga la strada da un computer alla stampante. In una giornata ricca di impegni, la coda dei documenti assume l’aspetto di un’Odissea futuribile e complessa… L’agognato fascicolo virtuale, coraggioso e intraprendente, si inoltra fra i bytes di spooler iper-saturi e concorre in velocità contro le scansioni rivali dei colleghi, centinaia di pagine a colori che si frappongono fra lui e il mondo cartaceo cui noi l’avevamo destinato. Se poi il nostro foglio ha sopra un disegnino della principessa Zelda, ci sarà un altro grosso problema da superare: il malefico Ganondorf, re dei Gerudo.
Jacopo
La Toyota con il vanto di aver spostato uno Space Shuttle
La Nasa ha una storia fatta di mezzi di trasporto straordinariamente complessi e sofisticati, non solo tra quelli che vanno effettivamente nello spazio. Allestire una rampa di lancio a Cape Canaveral significa spostare apparecchiature complesse e astronavi colossali, un problema risolto solo grazie alla progettazione del famoso Crawler-Transporter, uno tra i veicoli di terra più grandi al mondo. Talmente pesante che può muoversi solo sulla speciale strada crawlerway, costruita con caratteristiche altrettanto fuori dal comune. Come fare quindi se ci si trova a migliaia di chilometri di distanza? La risposta, strano a dirsi, è che si usa un comune fuoristrada di serie.
La canoa che si piega come un origami
Quante volte abbiamo faticato a trovare un posto per la barca dentro al nostro appartamento in città? A chi preferisce yacht o motoscafi, ingombranti gommoni o navi da crociera Anton Willis non saprebbe proprio cosa dire, ma in compenso ha progettato una canoa. E’ diversa dalle altre: questa infatti si piega in pochi minuti, come fosse fatta di carta, diventa una semplice valigia del peso di 10 Kg e si infila in un ripostiglio, nel portabagagli o sotto il letto; persino la pagaia può essere smontata in quattro pezzi. Poi, una volta giunti in riva al mare o nei pressi di un tratto fluviale adeguato alle nostre esigenze, bastano pochi minuti per dispiegarla in un trionfo di plastica corrugata e gomma a tenuta stagna. Un rapido varo e potremo subito partire verso l’orizzonte. L’autore dichiara di essersi ispirato al lavoro del fisico ed esperto di origami Robert J. Lang.
Oru Kayak non è che l’ultimo dei prodotti innovativi finanziati con la piattaforma di crowd-funding Kickstarter, spesso utilizzata per progetti ad alto contenuto tecnologico, informatica e videogame. Ma qualche volta le idee semplici sono anche le più utili e geniali. A seguire il video che ha già permesso a Willis di raccogliere oltre 150.000 dollari in prenotazioni, con ancora un mese di tempo a disposizione per la sua campagna di raccolta fondi.
PhantomX, il ragno robot venuto dal futuro
Questa affascinante dimostrazione del più famoso prodotto della Trossen Robotics mostra un fenomenale ragno robotico a sei zampe che corre per il parquet di un soggiorno con notevole agilità e apparente autonomia. Le sue zampe metalliche producono un suono regolare ed insistente sul pavimento di legno della stanza, mentre i versi deliziati di un bambino, che finisce per partecipare dicendo la sua all’indirizzo della cordiale creatura meccanica, contribuiscono nel produrre una scena piuttosto strana ma anche graziosa e divertente.
Questo robot telecomandato, tra i più avanzati della sua classe, include tecnologie proprietarie di nuova concezione come i servomeccanismi DYNAMIXEL (serie AX) ed il temibile Robocontroller ArbotiX, ma anche e soprattutto un sistema operativo del tipo open source, ovvero che permette ai proprietari di modificare e potenziare le sue logiche di funzionamento. Eccolo dunque mentre, zampettando felice per tutta la casa, esegue con indubbia efficienza il Phoenix Code, un nuovo codice di programmazione scritto da Jeroen Janssen e adattato da Kurt Eckhardt.